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L'Accademia dei Riscrittori

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Grazie a tutti i partecipanti

Vorrei ringraziarvi tutti, ringraziando tutte le donne che hanno reso possibile questo ciclo di conferenze.

Grazie a Francesca e le sue stanze, grazie a Olympia e i suoi letti, grazie a Ildegarda e le sue visioni, a Christine e i suoi studioli; e grazie a tutte le Lucrezie e le Antigoni, alle Lisistrate e alle Medee.

Ringrazio tutte le donne che hanno fallito, quelle che mi hanno detto di avere paura, e ringrazio anche chi mi ha mostrato la strada sbagliata, perché sono parte di quella moltitudine femminile che per imparare non ha bisogno solo di chi mostra la retta via.



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Grazie a te Nefeli, hai reso straordinaria ogni conferenza con la tua competenza e le tue analisi fuori dagli schemi convenzionali. Aprire gli occhi sull'arte ma, in realtà, sulla vita stessa. Serve un altro ciclo con nuove scoperte! Un abbraccio e a presto 💚

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Una stanza tutta per sé

Date a una donna una stanza tutta per sé e una macchina fotografica, e vi mostrerà il mondo intero.



La “stanza tutta per sé” di cui parla Virginia Woolf non è quella scatola magica e tragica che per tutte le donne è stata la casa, ma di quel luogo inviolabile che è lo studio. Il petite estude di Christine, il casotto in mezzo al prato di Virginia: un luogo dove essere presenti e invisibili allo stesso tempo; inviolabili.



Questa settimana parleremo dello spazio della donna, e in particolare dello spazio fisico che una donna artista deve scavarsi per lavorare.

Una donna è ovunque e in nessun luogo nella sua casa; si sposta di stanza in stanza per rassettarla, pulirla, portare vasi e cuscini da una parte all’altra, raccogliere indumenti e spazzatura. Se la donna è una mamma, poi, diventa non solo ubiqua ma eternamente disponibile, un crogiolo di affetto incondizionato, di…


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Non trovo la registrazione della lezione su Frida Kahlo. Dove la posso trovare? Grazie

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Frida e il ritratto che non è un ritratto

Oggi vedremo come e perché gli autoritratti di Frida Kahlo in realtà non sono affatto ritratti di Frida Kahlo. Discuteremo della ritrattistica e dell'autoritrattistica come genere artistico femminile, e come lo ha reinterpretato Frida. Vedremo anche il rapporto tra l'artista messicana e Francesca Woodman, l'esempio più chiaro di ritrattistica che non ha nulla del ritratto.



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Molto interessante! Come sempre le angolature di visione che il ciclo propone sono sorprendenti, grazie Nefeli

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Domani parleremo della donna più baciata della storia

L'Inconnue de la Seine e il mistero di una sconosciuta adorata, cantata, acquistata e replicata in milioni di copie. Faremo un tuffo nella necrofilia come radice profonda dell'amore degli uomini per le donne.



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Un po' di indicazioni bibliografiche


La Grisette

Nella conferenza di ieri vi ho parlato di prostituzione e della Francia dell'Ottocento.

Parent-Duchâtelet scrisse un famoso reportage (De la prostitution dans la ville de Paris)sui tipi di prostitute a Parigi. Il libro è pieno di gustose inesattezze e fantasiose invenzioni, come la tendenza a ingozzarsi di cibo di tutte le prostitute, la passione per fiori e bambini e le loro caratteristiche fisiche tutte particolari.

Lo trovate su archive.org (in francese) e non credo sia ancora pubblicato in Italia.

Il libro però è ampiamente discusso da Alain Corbin nel suo ottimo Donne di piacere. Miseria sessuale e prostituzione nel XIX secolo.

Le cortigiane più famose le trovate nel volume di Virginia Rounding, Les grandes horizontales, pieno di aneddoti e chicche sulla vita delle donne che avevano stregato Baudelaire e Flaubert e i cui salotti erano frequentati anche dai morigerati fratelli Goncourt. Lo dovreste trovare anche in traduzione italiana.


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Grazie! 💗

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