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L'Accademia dei Riscrittori

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Elisa Bre3Elisa Bre3
Elisa Bre3

Domande su DIECI DONNE D'ARTE

Buonasera Professoressa Nefeli Misuraca

Sono Elisa Bressan. Siccome abbiamo l'opportunità preziosa di poter scrivere in questa Community, provo a porle nuovamente alcune domande.

Probabilmente saranno per lei questi giorni di vacanza e riposo, perciò non si senta vincolata e in obbligo a rispondere. Comprendo pienamente la necessità di distacco.

CONFERENZA SU VERMEER

Qualche giorno fa ho riguardato la prima conferenza di presentazione del corso DIECI DONNE D'ARTE dedicata a Vermeer e all'opera Ragazza con l'orecchino di perla.

In tale conferenza lei ha analizzato il pigmento blu lapislazzuli presente sul turbante della Ragazza e presente anche in un'altra opera di Vermeer, cioè nella Lattaia. In quell'analisi ha stuzzicato la mia curiosità poiché ha affermato che probabilmente anche l'opera della Lattaia può essere un'immagine allegorica, una figura che in realtà non rappresenta veramente una lattaia, ma altro.


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Monica  Gastaldello Monica Gastaldello
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Risposte alle domande di Elisa

Cara Elisa,

eccomi a risponderti.

Il quadro che Sargent chiamava "Ritratti di bambine" (e non ritratto di bambine o di sorelle, etc. come accadeva di solito) già dal titolo dato dall'autore mostra di essere uno studio di individui, con la loro particolare psicologia. Il fatto che siano sorelle, che siano parte di una famiglia, non è importante, e infatti le bambine non sembrano essere in alcuna relazione l'una con l'altra.

Detto questo, Sargent era già molto famoso, e avere un suo ritratto era considerata una cosa molto prestigiosa – tanto per darti una idea di quanto fosse famoso, Sargent appare anche nella serie televisiva The Gilded Age che racconta la Belle Époque a New York e in cui una famiglia molto ricca crea una cerimonia apposita per lo svelamento di un ritratto di Sargent.

La famiglia Darley-Boit era dunque felicissima di avere un ritratto di Sargent, ed erano anche persone…


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Elisa Bre3Elisa Bre3
Elisa Bre3

Domande su conferenze

Buonasera cara professoressa Nefeli Misuraca.

Sono Elisa Bressan e mi dispiace disturbarla nuovamente.

Ogni sua conferenza viene da me riguardata e ascoltata con attenzione in modo da appuntarmi su un quaderno gli aspetti più significativi. Per tale ragione, mi suscitano domande, curiosità e riflessioni in un secondo momento.

Mi piacerebbe porle alcune domande che riporto di seguito:

CONFERENZA SU SARGENT

  1. Nell'opera che rappresenta le figlie Darley Boit (opera a me sconosciuta) è palesemente rappresentato uno stato psicologico e sociale di queste bambine/ragazze abbastanza inquietante, nonché un'insolita tristezza che non dovrebbe appartenere all'immagine dell'eta' infantile stessa. Immagino che i committenti dell'opera siano proprio i coniugi Darley Boit.


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Il Valzer e la Terza Repubblica

Come promesso vi metto il Valzer che vi avevo fatto sentire ieri durante la conferenza sull'Inconnue de la Seine.

Gaîté Parisienne Cancan

La versione di Bernstein (e una certa registrazione fatta da Bernstein, aggiungerei) è a mio parere la migliore in circolazione. Nessuno come lui è in grado di far apprezzare la complessa orchestrazione del brano e la ricchezza sonora. Gli strumenti che partecipano sono moltissimi, eppure in questa versione li potete sentire tutti ben definiti, che era poi una caratteristica della conduzione di Bernstein.

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Composto nel 1858 da Offenbach, il brano che precede e contiene il famoso "CanCan" è la danza indiavolata che si svolge negli inferi nella parte centrale dell'opera Orfeo all'inferno.

Come dicevo ieri, il valzer (che è il ritmo su cui è composto questo brano) era un ballo illegale perché i ballerini si tenevano troppo stretti, e questo era considerato immorale. All'inizio si ballava clandestinamente, e non era certo…


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Nefeli Misuraca
18 luglio 2025 · ha aggiornato la descrizione del gruppo.

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Elisa Bre3Elisa Bre3
Elisa Bre3

Buon pomeriggio professoressa Nefeli Misuraca.La ringrazio nuovamente per la conferenza di ieri sera che ritengo molto curiosa.

Le scrivo nuovamente qui in questa Community per porle alcune domande che riporto di seguito.

  1. LA MADONNA DELLE ROSE. Limmagine della rosa evoca l'evanescenza dell'innocenza e della giovinezza, ma più di tutto la rosa significa amore in tutte le sue sfumature. Le rose sono anche i fiori coltivati dagli angeli nel Paradiso e sono associate alle figure di Eros e Cupido. In quest'opera le rose non sono interne. Ci sono solo i petali, come se fossero state distrutte. Secondo Lei cosa potrebbero rappresentare? L'innocenza perduta della Vergine? (Quindi dando un significato negativo alla spinta verso la lettura, verso la conoscenza da parte della Madonna) . Oppure un amore spezzato? ( L'amore terreno verso la conoscenza, lo studio, la lettura che non può più esistere in quanto la Vergine è Madre)

  2. LA LETTRRICE di Faruffini. Mi Ha colpito…


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Nefeli Misuraca
Nefeli Misuraca
10 лип.

Cara Elisa,

grazie delle tue domande, e chiedi pure quello che vuoi.

Hai ragione, la rosa ha certamente quei significati anche se sono più moderni rispetto a quelli che aveva nel primo rinascimento. Durante il Medioevo era simbolo dell'organo sessuale femminile, soprattutto grazie al Roman de la Rose che ne aveva volgarizzato (in tutti i sensi) questo significato. La rosa era però anche simbolo di Venre e della caducità della vita (come abbiamo visto per la Venere di Urbino che stringe in mano delle rose che cadono). Quindi i petali possono indicare proprio questo: la limitatezza della vita terrena se paragonata alla vita immortale dopo la morte. Non direi però che ci sia un riferimento critico verso la Vergine (non era possibile farlo, ovviamente, in una pala d'altare e in ogni caso Lotto non era un blasfemo). La conoscenza nelle donne sicuramente acquisisce un accezione negativa durante il Rinascimento, come abbiamo visto durante la conferenza, e sicuramente quel dipinto mostra che la Vergine, come ogni donna, o è madre o è lettrice.

A mio parere la donna di Feruffini è volontariamente de-eroticizzata perché se è vero che è vestita "in camicia", come si diceva una volta, cioè in sottoveste, non vediamo alcun attributo erotico, e quasi quasi non vediamo nemmeno il suo volto. La fisicità della donna è tutta chiusa nel suo leggere ed è veramente una figurazione dell'arte, della concentrazione che richiede produrre un'opera. In questo senso, è forse anche una Musa e spesso la Musa è rappresentata (anche in scrittura) come una creatura sfuggente, che si nega all'artista.

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Elisa Bre3Elisa Bre3
Elisa Bre3

Domande su DIECI DONNE D'ARTE

Buonasera, scrivo in questa Community per esprimere innanzitutto il mio enorme piacere e interesse verso il ciclo di conferenze DIECI DONNE D'ARTE. Trovo il ciclo un percorso inedito e strabiliante che attraversa la cultura, la storia, la società, la bellezza. Ho seguito e studiato arte da anni, ma molti aspetti e curiosità e dettagli sono per me nuovi.

Vorrei se possibile porre alcune domande alla Professoressa Nefeli Misuraca, così provo a scrivere qui con la speranza che possa essere questa la modalità più corretta.

  1. Conferenza su Botticelli: Mi ha molto incuriosito e stupito il fatto che il colore blu era considerato colore caldo e colore della passione. Cosa o chi ha portato un cambiamento nella percezione del colore blu nella società moderna?

Quando si studia la vita di Botticelli durante il percorso di studi liceali , la si associa alla famiglia Medici e alla loro visione neopl…


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Marina Petruzio
Marina Petruzio
08 лип.

Ciao, buonasera!

Sul blu, Elisa, se già non lo hai letto, Michel Pastoureau, BLU, storia di un colore, Ponte alle Grazie editore è un testo ricco di storia e costume (ma sono di parte, sono una fan di Pastoureau!)

Grazie per , anche, questo spazio.

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